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venerdì 7 ottobre 2011

Estensione del dominio della lotta, Michel Houellebecq

Sotto i nostri occhi, il mondo si uniforma; i sistemi di telecomunicazione progrediscono; l'interno dei nostri appartamenti si arricchisce di nuovi congegni. Le relazioni umane divengono prgressivamente impossibili, fatto che in proporzione riduce la quantità di aneddoti di cui si compone una vita. E a poco a poco appare il volto della morte, in tutto il suo splendore. Il terzo millennio si annuncia proprio bene. (pag. 18)

Domenica mattina sono andato un pò in giro per il quartiere; ho comprato del pane all'uvetta. La giornata era dolce, ma un pò triste, come spesso la domenica a Parigi, soprattutto quando non si crede in Dio. (pag. 125)

Alla fine osservo che io sono diverso da loro, senza tuttavia poter precisare la natura di tale diversità. (pag. 68)

Questo mondo non mi piace. Decisamente non lo amo. La società in cui vivo mi disgusta; la pubblicità mi nausea; l'informazione mi fa vomitare. (pag. 78)

(ESTENSIONE DEL DOMINIO DELLA LOTTA, Michel Houellebecq)

E' il libro d'esordio di Houellebecq (1994), pubblicato dopo che molti editori si erano rifiutati di darlo alle stampe.
E' un libro che deve essere letto perchè è stupefacente l'occhio con cui il protagonista si guarda non vivere, la nuda brutalità con la quale descrive la vacuità e la falsità dei rapporti interpersonali e dei sentimenti, la gelida ed entusiasmante precisione con la quale mette sempre tutte le carte sul tavolo e fa luce su tutti i trucchi che in genere preferiamo ignorare. E' un libretto duro ma essenziale per cominciare a capire qualcosa di questa vita che ci scorre via ammantata di inavvertibile non senso. E' duro come è dura la vita. E il modo di scrivere di Houellebecq rasenta qui la perfezione: è un chirurgo, non uno scrittore. Un chirurgo bravo ma freddo, preciso e rapido nei movimenti, ma risoluto e brutale se serve. D'altra parte la materia che seziona è quanto di più ingarbugliato, ingannevole e disarmante ci sia. E' un libro completamente disincantato, che mette in scena l'alienzazione dell'individuo in questa società.
Migliore di Piattaforma perchè più duro, più compatto.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

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